Sul versante nord-ovest dell’Etna in arrivo le prime nevicate della stagione. Dalla notte rovesci su Bronte, Maletto e Randazzo, con probabili gelate. I dettagli
Autore: Andrea Bonina
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Non tardano a farsi sentire i primi effetti dell’ingresso del nucleo di aria artica sul Mediterraneo. Alle ore 12 Bronte registra 5°C, fiocca a Cesarò e la neve ha già imbiancato Floresta, Monte Minardo e Piano Provenzana, complice un calo termico di oltre sei gradi rispetto alla giornata di ieri. I massimi effetti della prima irruzione d’aria fredda della stagione invernale si avvertiranno a partire dalla tarda serata, con apice tra domenica e le prime ore di lunedì, quando un vortice di bassa pressione tra il Golfo di Taranto e i Balcani andrà a richiamare masse d’aria di lontana origine russa fin verso la Sicilia. In presenza di forti correnti settentrionali, rovesci anche a carattere temporalesco in formazione sulle acque del Mar Tirreno raggiungeranno i Nebrodi e, a fasi alterne, interesseranno il versante nord-occidentale dell’Etna.
Entrando più nel dettaglio, dopo una fase di stasi nel pomeriggio odierno, tra la tarda serata e le ore notturne — in concomitanza con un ulteriore calo delle temperature e con la rotazione delle correnti in quota — le prime nevicate dovrebbero coinvolgere il nostro comprensorio, in alcuni casi associate a gragnola. Maletto e la C.da Difesa, stante l’altitudine, saranno i primi territori a tingersi di bianco.
Le precipitazioni a carattere nevoso interesseranno Bronte, Maletto e Randazzo per gran parte della giornata di domenica, con il peculiare carattere intermittente, tra brevi schiarite e rapidi annuvolamenti in sforamento dalla dorsale dei Nebrodi. In base alle proiezioni a disposizione, si evidenzia una elevata probabilità di accumuli al suolo già a partire dai 400-500 metri di altitudine, con il rischio di gelate in particolar modo tra il tardo pomeriggio di domani e l’alba di lunedì.
Come anticipato, le precipitazioni, intermittenti e inframmezzate da pause più o meno brevi, potranno assumere carattere di rovescio. Non va esclusa la possibilità di temporali di neve, contraddistinti dai tipici tuoni cupi e da brevi tormente. Come di sovente accade con le dinamiche sopra descritte, il tratto più esposto alle precipitazioni, anche abbondanti, dovrebbe risultare quello tra Maletto e Randazzo. Seppur con picchi certamente inferiori rispetto a quelli attesi sui Nebrodi, per i comuni alle pendici nord-occidentali dell’Etna la giornata festiva potrebbe configurarsi come una delle più nevose e interessanti degli ultimi 8 anni. Lunedì 18 ancora instabile, specie in mattinata, con possibilità di nuove precipitazioni, via via più sporadiche con il passare delle ore. Temperature mediamente comprese tra +2°C e -3°C, ventilazione sostenuta dapprima di Maestrale, poi di Tramontana.
Per quanto esposto, considerata l’elevata probabilità di nevicate e il rischio di gelate nelle ore più fredde, si raccomanda di prestare la massima prudenza lungo le arterie stradali montane. Saranno possibili problemi alla circolazione sulla SS 284 (tratto Bronte-Maletto-Randazzo), sui tratti più elevati della SS 120 (Statale dell’Etna e delle Madonie), sulla SS 289 (Strada Statale di Cesarò) , sulla SS 116 (Randazzo-Capo d’Orlando) e sulla SP Quota Mille (più nota come “Mareneve”). Si ricorda, inoltre, l’obbligo di pneumatici invernali o catene da neve a bordo sin dal 15 dicembre.
ANDREA BONINA
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