In Sicilia è imminente il primo peggioramento di stampo autunnale: occhi puntati sul maltempo tra martedì e giovedì. Possibili fenomeni di forte intensità
Nella giornata di ieri, complice un flusso di correnti meridionali, le temperature hanno raggiunto picchi di 41°C nelle pianure interne tra ennese, catanese e siracusano (battuto il record di settembre all’aeroporto di Catania Sigonella) e valori fino ai 37/39°C nel palermitano. Il 5 settembre passerà dunque agli archivi come una delle giornate più calde del 2015 (QUI le temperature massime registrate).
Il bel tempo e la calura di matrice nord-africana, tuttavia, sono ormai agli sgoccioli: sta per irrompere bruscamente l’autunno. Nelle prossime ore il promontorio subtropicale tenderà ad arretrare rapidamente per l’ingresso di correnti più fresche ed umide dall’Europa settentrionale: ne scaturirà un notevole abbassamento termico, stimabile in 4/6°C lunedì ed in ulteriori 2/4°C in meno tra martedì e mercoledì. Per quanto concerne le precipitazioni, da segnalare i primi acquazzoni a carattere localizzato nel pomeriggio odierno principalmente tra la Sicilia centrale, i Nebrodi, l’Etna ed i Peloritani; fenomeni a carattere di rovescio in accentuazione domani, in special modo sulle aree interne a ridosso dei rilievi nelle ore centrali della giornata.
Simulazione su base ECMWF delle precipitazioni e dei venti al suolo per la giornata di mercoledì: Levante sulla fascia ionica, rovesci temporaleschi talvolta intensi potrebbero coinvolgere anche le province sud-occidentali (attendibilità: 70%)
Tra il pomeriggio/sera di martedì 8, l’intera giornata di mercoledì 9 e le prime ore di giovedì 10 settembre, il maltempo subirà una notevole intensificazione a causa di una perturbazione afro-mediterranea: in presenza di un vortice di bassa pressione in risalita verso la Sicilia, un flusso caldo-umido subtropicale andrà ad interagire con le masse d’aria fresca in discesa dai Balcani, innescando piogge diffuse e frequenti temporali. Con una ventilazione orientale a suolo e da sud-ovest in quota, i fenomeni potrebbero assumere carattere di nubifragio su alcuni tratti della fascia ionica e su parte delle province sud-occidentali; in questi casi, le cellule temporalesche, oltre ad interagire con la peculiare orografia della Sicilia, possono trarre particolare vigore dall’energia termica dei mari (al picco annuale), in termini di calore sensibile e vapore acqueo.
Nei prossimi aggiornamenti entreremo maggiormente nel dettaglio previsionale, proveremo ad analizzare con maggior precisione le aree più esposte al maltempo intenso e, se necessario, riporteremo le allerte meteo e le linee guida diramate dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Andrea Bonina
Invia una risposta