SICILIA, SETTIMANA DI SPICCATO MALTEMPO: ATTENZIONE ALLA FASCIA IONICA

Piogge, temporali, forti venti e mareggiate: la Sicilia è ormai prossima ad un netto peggioramento del tempo, il più importante della stagione autunnale. Occhi puntati al ciclone afro-mediterraneo da giovedì, specie lungo la fascia ionica. L’analisi della situazione. | © Andrea Bonina – 4 novembre 2014

4/11/2014, ore 12.00 – La Sicilia si appresta a vivere una fase di intenso maltempo nel corso della settimana. Le condizioni meteorologiche tendono a peggiorare in special modo sulle province meridionali della regione, con rovesci e qualche temporale su basso palermitano, agrigentino, nisseno e ragusano. Si tratta di fenomenologia prefrontale, legata allo sprofondamento di una corposa saccatura nord-atlantica dal Golfo del Leone fin verso il Marocco e l’Algeria. Nelle ore pomeridiane e serali atteso il coinvolgimento anche della fascia ionica, con possibilità di piogge localmente insistenti sull’area peloritana. Tenderà a rinforzarsi la ventilazione, specie sui mari, con rotazione delle correnti da Ostro a Scirocco. Verranno aspirate masse d’aria molto miti di matrice subtropicale continentale direttamente dalla Libia, con un rapido innalzamento dello zero termico, che sull’Etna nel breve volgere di poche ore passerà dagli attuali 2400/2500 metri ad oltre 3000 metri: tendenza volta ad una rapida fusione del manto nevoso alle quote medie. Sul versante tirrenico i venti di caduta (effetto foehn) comporteranno un sensibile rialzo termico, con picchi termici prossimi ai 24-26°C; tra la sera e la notte attese raffiche di Scirocco fin sui 70-80 km/h in alcune località tirreniche delle province di Trapani e Palermo, oltre che sul settore più occidentale del messinese.

Circolazione attuale alla quota isobarica di 500 hPa (circa 5500 metri)
Circolazione attuale alla quota isobarica di 500 hPa (circa 5500 metri)

 

WRF-NMM 2 km  meteociel.fr
WRF-NMM 2 km per mercoledì mattina
meteociel.fr

Nella giornata di domani, mercoledì 5 novembre, la Sicilia continuerà a trovarsi nel pieno del flusso caldo-umido di matrice africana (WCB) ulteriormente esacerbato dallo stretching della saccatura atlantica, che andrà a lambire l’entroterra maghrebino. La forte meridianizzazione del getto in quota, con l’arrivo di masse d’aria fredda ed umida nei pressi dell’Atlante, sarà fondamentale per la nascita di un minimo di pressione secondario sottovento alla catena montuosa. In questo contesto, attese ancora delle precipitazioni localizzate in Sicilia, concentrate principalmente lungo la fascia ionica; le simulazioni numeriche evidenziano la possibilità di fenomeni, a prevalente carattere temporalesco, anche abbondanti su alto catanese e messinese, con forcing orografico indotto principalmente dalla dorsale peloritana e parzialmente dal versante orientale dell’Etna (vedi LAM allegato). Tendenza a generale attenuazione della fenomenologia nella seconda parte della giornata. Giornata molto mite e con nuvolosità scarsamente consistente sul settore tirrenico.

Tra giovedì 6 e venerdì 7 è atteso il “clou” del peggioramento sulla nostra isola. Il vortice depressionario nato nei pressi dell’Atlante, dalla Tunisia tenderà a portarsi a ridosso del Canale di Sicilia, ove potrebbe ulteriormente approfondirsi grazie al calore latente (e sensibile) fornito dalle acque marine. Il piccolo ciclone afro-mediterraneo — con minimo di pressione probabilmente inferiore ai 996 hPa — sarà alla base di condizioni di spiccato maltempo su gran parte del territorio regionale, in special modo tra il pomeriggio-sera di giovedì e le prime ore di venerdì, con piogge, rovesci e diffuse manifestazioni temporalesche. Particolarmente accentuata la convezione marittima a sud dell’isola, acuita dal transito del ramo ascendente del Jet Streak e da elevati potenziali energetici (CAPE > 2000 J/kg). Si ritiene probabile la genesi di sistemi convettivi a mesoscala (MCS) in seno ad un flusso in quota spiccatamente meridionale. Fenomenologia che si preannuncia più intensa sulla Sicilia meridionale e soprattutto lungo la fascia ionica, ove al forcing dinamico si assocerà una forzante orografica; precipitazioni a locale regime di nubifragio, con cumulate pluviometriche superiori ai 90-150 mm/36 ore, saranno possibili tra basso messinese, catanese orientale e siracusano. Con una simile sinottica, risultano solitamente meno esposti al maltempo il trapanese ed il palermitano, specie nei settori tirrenici.

NOTA – Le 12-18 ore comprese tra il pomeriggio di giovedì e la mattinata di venerdì saranno con tutta probabilità quelle più delicate sotto l’aspetto idrogeologico per aree più sensibili della Sicilia nord-orientale; l’imbibizione dei terreni ed il concreto rischio di rapidi ingrossamenti di fiumare e corsi d’acqua a carattere torrentizio saranno elementi da tenere strettamente sotto controllo. Nelle città più coinvolte dal flusso perturbato peserà sensibilmente la manutenzione di caditoie e reti di smaltimento delle acque piovane, elemento discriminante per la circolazione stradale ed eventuali allagamenti.

Residua fenomenologia nel weekend, con il vortice di bassa pressione ormai in piena occlusione ed in fase di senescenza, in traslazione verso nord-est. Tendenza a rotazione delle correnti e ad un progressivo miglioramento a partire dalle aree meridionali, in un contesto termico nuovamente fresco ed in linea con le medie di novembre. Una dinamica da dettagliare nei prossimi giorni.

MARI – Merita un paragrafo a parte la situazione dei mari. I forti venti di Scirocco condizioneranno pesantemente il moto ondoso in special modo tra Ionio e Canale di Sicilia, complice l’ampio fetch (spazio di mare su cui soffia il vento). I due bacini saranno agitati domani; tra giovedì e venerdì lo Ionio potrà risultare da molto agitato a localmente grosso a largo, con onde alte tra 4 e 6 metri nei momenti di massima intensità del vento, che potrà superare i 40-50 nodi in mare aperto, specie nel tratto prospiciente le coste calabresi.A rischio mareggiate i litorali più esposti, specie quelli del basso messinese, da anni alle prese con la problematica dell’erosione costiera. Intensità ed effetti, comunque, saranno strettamente correlati all’effettiva profondità del vortice ciclonico (e dunque al gradiente barico orizzontale che verrà a crearsi), ancora non perfettamente delineata dai principali modelli numerici di previsione.

Si consiglia vivamente di seguire i prossimi aggiornamenti sia sul sito che sulla pagina facebook di MeteoBronte.

Andrea Bonina

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Il blog di MeteoBronte è a cura di Andrea Bonina, laureato in Geologia presso l’Università di Catania. Nel 2014 è stato consulente del Comune di Bronte in materia di meteorologia.

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