PRIME MOSSE INVERNALI A FINE ANNO: FACCIAMO CHIAREZZA

GFS
Fig.1 – Temperature alla quota di 850 hPa previste dal modello GFS per il 31 dicembre

Dopo settimane di stasi, siamo ormai prossimi a un drastico cambiamento della circolazione atmosferica europea. A fine anno si concretizzerà un imponente scambio meridiano tra le alte e le basse latitudini del nostro emisfero. Un vastissimo promontorio anticiclonico, con asse lungo oltre 5000 km, si estenderà dall’Africa occidentale alle Isole Svalbard (nel Mar Glaciale Artico), presentando i massimi sulla Scandinavia. In presenza di quello che in gergo viene definito Scandinavian Pattern +, sul bordo orientale dell’alta pressione un vasto lago di aria artica continentale scivolerà dalla Russia in direzione dei Balcani. L’Europa nord-orientale in poche ore piomberà nel gelo, con un core di circa -18°C a 1500 metri tra Ucraina e Romania. Di contro, un flusso d’aria eccezionalmente mite si estenderà dal Marocco fin verso il Polo Nord, apportando anomalie positive di oltre 15°C alle altissime latitudini. [figg. 1 e 3].

GLI EFFETTI IN ITALIA

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Fig. 2 – Altezza di GPT e deviazione standard dei 30 scenari d’ensemble di GFS-ENS. I valori più elevati di SD evidenziano le aree ove è maggiore la divergenza tra i diversi clusters del modello, ovvero dove è più incerta la previsione.

Malgrado sussistano ancora margini di incertezza circa l’esatta traiettoria del nucleo gelido in propagazione retrograda verso l’Europa (nella fig. 2, nella mappa d’ensemble, i numeri 1-2-3-4 evidenziano i settori con la maggiore deviazione standard), appare ormai piuttosto improbabile un coinvolgimento diretto dell’Italia. L’aria fredda lambirà appena la nostra Penisola tra il 31 dicembre e l’1 gennaio, apportando un calo termico più sensibile sul versante adriatico e al Sud, per poi scivolare rapidamente come un pendolo in direzione dell’Egeo e del Mar Rosso. In Italia si prospetta un Capodanno freddo, con temperature tra i 2 e i 6°C inferiori alle medie del periodo, ma precipitazioni scarse o del tutto assenti all’apice dell’irruzione fredda: sarà una “toccata e fuga”. A seguire, nei primi giorni di gennaio, potrebbero aprirsi le porte del flusso atlantico, con l’ingresso di masse d’aria più miti e umide, foriere di piogge e nevicate sui rilievi alpini ed appenninici e. limitatamente alle prime fasi, forse anche in Pianura Padana da effetto cuscinetto, per il sovrascorrimento delle perturbazioni su sacche d’aria gelida ristagnanti al suolo.

PROSSIMI GIORNI IN SICILIA

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Fig. 3 – Gli scarti termici attesi nella notte di Capodanno dall’odierno run 12Z di GFS-ENS

L’ultima settimana dell’anno si aprirà all’insegna di condizioni sostanzialmente stabili. Tra domani e martedì 29 dicembre un ampio soleggiamento sarà intervallato da banchi di nubi basse a carattere sparso, più frequenti nelle ore fredde della giornata in particolar modo sull’area tirrenica. Probabile una maggiore presenza di nubi tra la seconda parte del 30 e la giornata del 31 dicembre, con temperature in sensibile diminuzione proprio nella notte di Capodanno. Sporadici e localizzati i fenomeni. Complice la complessa configurazione prevista e i probabili scostamenti in sede di calcolo deterministico, per un livello maggiore livello di dettaglio e affidabilità occorrerà aggiornarsi nei prossimi giorni.

ANDREA BONINA

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Andrea Bonina
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Il blog di MeteoBronte è a cura di Andrea Bonina, laureato in Geologia presso l’Università di Catania. Nel 2014 è stato consulente del Comune di Bronte in materia di meteorologia.

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