SICILIA, IN ARRIVO UN’INTENSA ONDATA DI MALTEMPO: RISCHIO NUBIFRAGI, ATTENZIONE ALLA FASCIA IONICA

MALTEMPO SICILIA

Seppur tra qualche incertezza sull’esatta localizzazione dei fenomeni violenti, la fascia ionica della Sicilia appare l’area a maggior rischio di nubifragi in particolar modo mercoledì. Si raccomanda prudenza per un’ondata di maltempo che potrebbe destabilizzare l’assetto idrogeologico dei settori più fragili  del territorio

Giungono conferme sull’ondata di maltempo che investirà la Sicilia nei prossimi giorni, la prima sortita autunnale dopo un periodo all’insegna del caldo intenso. Ormai assodato che piogge e temporali interesseranno a più riprese il territorio regionale tra oggi e giovedì, l’attenzione va focalizzata sul concreto rischio di fenomeni intensi, anche a regime di nubifragio. I più importanti centri di calcolo ci prospettano scenari particolarmente perturbati in particolar modo tra la serata di martedì, tutta la giornata di mercoledì e parte di giovedì.

POSSIBILE EVOLUZIONE - Da GFS
Una possibile evoluzione del centro di bassa pressione in risalita dal Canale di Sicilia – Da GFS 06Z, modificato

EVOLUZIONE SINOTTICA – La causa va ricercata in un minimo di bassa pressione tra Algeria e Tunisia, sottovento alla catena dell’Atlante, che nelle prossime ore risalirà il Canale di Sicilia, fino a portarsi a ridosso della nostra isola tra martedì e mercoledì. Sotto l’ansa depressionaria nord-africana, la Sicilia si troverà sul ramo ascendente della corrente a getto, con correnti sud-occidentali in quota ed orientali al suolo: una dinamica ad elevata energia potenziale   e notevoli valori di wind shear verticale – che concorrerà al rischio di fenomeni intensi in special modo lungo la fascia ionica; successivamente il vortice di bassa pressione, tra la sera di mercoledì e le prime ore di giovedì, potrebbe traslare dallo Ionio antistante la Sicilia fin verso il Sud peninsulare, approfondendosi ulteriormente grazie alla mole energetica del mare. In questo frangente la ciclogenesi potrebbe strutturarsi con un minimo profondo ed un occhio ben distinguibile; seppur estrema, non va esclusa a priori l’ipotesi di una evoluzione in sistema simil-tropicale (TLC) associato, oltre a piogge intense, anche a forti venti a rotazione ciclonica. Ma serviranno conferme.

LE AREE A MAGGIOR RISCHIO – Come accennato, la fase di maltempo si inasprirà a partire da domani. Dopo i temporali pomeridiani in sviluppo nell’entroterra, dalla notte tra martedì e mercoledì la Sicilia con tutta probabilità farà i conti con sistemi convettivi alla mesoscala (MCS) in risalita dal Canale di Sicilia, forieri di precipitazioni anche di elevata intensità a partire dalle coste meridionali. La situazione potrebbe farsi critica in special modo lungo la fascia ionica della regione, a causa della sopracitata divergenza in quota. Masse d’aria caldo-umida nei bassi strati in ingresso dallo Ionio andranno ad impattare sui pendii orientali di Peloritani, Etna ed Iblei, acuendo lo sviluppo convettivo. Diversi elementi potrebbero favorire la genesi di temporali autorigeneranti in particolar modo tra il basso messinese ionico ed il versante orientale dell’Etna (parzialmente a rischio anche l’area iblea, dunque alcune località tra le province di Siracusa e Ragusa): ciò si tradurrebbe in fenomeni intensi e di lunga durata, capaci di scaricare apporti pluviometrici localmente superiori ai 150/200 litri d’acqua al metro quadrato in meno di 24 ore. Una situazione che può mettere a dura prova l’assetto idrogeologico delle aree colpite, favorendo smottamenti, allagamenti ed un notevole ingrossamento di fiumi, torrenti e fiumare stagionali; si potrebbero temere persino complicazioni alluvionali nel caso in cui il maltempo dovesse accanirsi sui versanti più sensibili sotto l’aspetto geologico ed idraulico. Ma, va detto e sottolineato, è particolarmente difficile prevedere con estrema precisione dove colpiranno i fenomeni più violenti, anche perché solitamente relegati in ristrette aree del territorio, settori di pochi km². Successivamente, con la traslazione del vortice di bassa pressione verso nord-est e la consequenziale rotazione dei venti, tra la serata di mercoledì e le prime ore di giovedì sarebbe il settore settentrionale della regione a fare i conti con i fenomeni più consistenti, ancora una volta anche a regime di nubifragio. Un deciso miglioramento del tempo si farebbe strada dalla serata, con un celere ritorno alla stabilità atmosferica e ad un ampio soleggiamento nel corso del weekend.

WRF-ENS, probabilità di superamento della soglia: sulla base di vari scenari d'ensemble, si stima la probabilità che le precipitazioni superino, rispettivamente, i 25, 50, 100 e 200 mm. La fascia orientale appare quella con maggiore possibilità di picchi pluviometrici a tre cifre.
WRF-ENS, probabilità di superamento della soglia: sulla base di vari scenari d’ensemble, si stima la probabilità che le precipitazioni superino, rispettivamente, i 25, 50, 100 e 200 mm. La fascia orientale della Sicilia appare quella con maggiore possibilità di picchi pluviometrici a tre cifre.

FATTORI DI INCERTEZZA – Fin’ora abbiamo fatto ampio uso del condizionale. Siamo, infatti, dinnanzi ad una ciclogenesi che la modellistica numerica fatica ad inquadrare con precisione; tra i motivi va ricercata anche la carenza di dati di inizializzazione dal nord Africa, fondamentali per i modelli ai fini dei calcoli. In sostanza, per calcolare correttamente gli scenari meteorologici futuri abbiamo bisogno di conoscere con precisione le condizioni atmosferiche attuali a partire dalle stazioni meteo, da radiosondaggi, rilevazioni satellitari e boe: tali misure, sul settore nord-africano, sono spesso incomplete e mal distribuite. Per questo motivo, tra un modello e l’altro possono sussistere anche notevoli discrepanze sulla previsione, anche a poche ore dall’evento: dovremo seguire con grande attenzione i prossimi aggiornamenti per conoscere, con quanta più precisione possibile, l’evoluzione e la profondità del minimo di bassa pressione in risalita dal Canale di Sicilia ai fini di poter prevedere in modo più affidabile i settori maggiormente interessati dai fenomeni violenti. Frattanto, senza cadere in un inutile allarmismo, sarà opportuno cominciare a prendere le dovute cautele ed attuare provvedimenti utili ad affrontare nel migliore dei modi l’ondata di maltempo: dalla pulizia delle caditoie e degli alvei dei torrenti, al controllo dei sistemi di deflusso delle acque meteoriche (invito rivolto in special modo alle amministrazioni comunali); i singoli cittadini dovrebbero evitare, soprattutto mercoledì nell’aree a maggiore criticità, di mettersi in viaggio ed avvicinarsi ai corsi d’acqua se non strettamente necessario.

Seguiranno nuovi approfondimenti e verranno pubblicate eventuali comunicazioni del Dipartimento Regionale della Protezione Civile.

Andrea Bonina

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Il blog di MeteoBronte è a cura di Andrea Bonina, laureato in Geologia presso l’Università di Catania. Nel 2014 è stato consulente del Comune di Bronte in materia di meteorologia.

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