ETNA, SI INTENSIFICA L’ATTIVITA’ STROMBOLIANA DAL NSEC
11 agosto – L’ Etna torna a dare spettacolo nella notte di San Lorenzo: l’attività eruttiva, dopo aver interessato per diverse settimane la base del Cratere di Nord-Est, nelle ultime ore tende a spostarsi sul Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC). Una perlopiù debole attività stromboliana, con modeste emissioni di cenere diluita, è ben visibile dalla fascia pedemontana che va da Nicolosi ai paesi del versante nord-orientale. «L‘attività stromboliana – ha precisato il Vulcanologo INGV, Marco Neri – avviene da alcune bocche allineate sulla sommità del cono, mentre la colata emerge da una fessura che si è aperta poco sotto l’orlo craterico». Tale colata è osservabile dal versante orientale del vulcano, mentre i boati sono udibili anche ad Adrano. Da Bronte non è possibile l’osservazione diretta dell’attività, preclusa dalla presenza “ingombrante” dei crateri centrali.
LE PROSPETTIVE FUTURE
Il tremore vulcanico, importante indicatore dello stato di attività dell’Etna, dopo una rapida discesa coincisa con la fine dell’attività eruttiva subterminale sul Cratere di Nord-Est, nelle ultime 24 ore sta facendo registrare un nuovo incremento dell’oscillazione: è probabile che la fase eruttiva del NSEC possa continuare anche nei prossimi giorni, intensificandosi. Si consiglia di seguire attentamente le news e gli aggiornamenti emanati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, sezione di Catania (http://www.ingv.it/it).
Andrea Bonina
© MeteoBronte
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