Dopo la mitezza fuori stagione della giornata odierna sotto i venti di Libeccio (registrate punte di 23°C a Catania e in alcune nelle località costiere), un nuovo peggioramento del tempo si appresta ad interessare la Sicilia. Una saccatura nord-atlantica nelle prossime ore penetrerà nel cuore del Mediterraneo, destabilizzando sensibilmente le condizioni atmosferiche della festa dell’Epifania in un contesto termico spiccatamente invernale.
Le prime piogge raggiungeranno la nostra regione in mattinata a partire dalle province occidentali (AG, TP, PA), per poi estendersi entro il primo pomeriggio a buona parte delle località siciliane; fenomenologia tendenzialmente più sporadica e disorganizzata sui settori sud-orientali che si affacciano sul basso Ionio. Una recrudescenza dell’instabilità è attesa a partire dalla tarda serata sul versante tirrenico, con apice tra la notte e le prime ore del mattino di giovedì 7 gennaio: con la rotazione delle correnti da Maestrale, intensi rovesci temporaleschi, anche grandinigeni, imperverseranno principalmente su palermitano orientale e messinese. Con il consueto carattere intermittente, le precipitazioni — più deboli e localizzate — potranno raggiungere a fasi alterne anche i settori settentrionali dell’agrigentino, del nisseno, dell’ennese e del catanese, incluso il comprensorio Bronte–Maletto–Randazzo.
LE TEMPERATURE – L’arrivo del nucleo freddo in quota coinciderà con un sensibile abbassamento delle temperature su tutta la regione, stimabile mediamente in 5/7°C rispetto ai valori odierni. Gli effetti del cambio di circolazione si faranno più avvertibili nella seconda parte della giornata, a partire dal primo pomeriggio. In Sicilia orientale, la quota dello zero termico passerà dagli oltre 2800 metri del primo mattino ai circa 1650 metri delle ore serali.
LA NEVE – Saranno i Nebrodi il comprensorio montuoso maggiormente esposto al maltempo. Dopo una mattinata con temperature ancora relativamente elevate in quota, tra il pomeriggio e le ore serali le precipitazioni assumeranno carattere nevoso a partire dai 1300/1400 metri. Tra la notte e le prime ore di giovedì 7, Monte Soro potrà essere esposto a tormente di neve. I fiocchi, durante la fase più fredda, potrebbero raggiungere finalmente anche Floresta, comune più alto della Sicilia a quota 1275 metri. La perturbazione nord-atlantica favorirà qualche nevicata anche sull’Etna e sulle Madonie, seppur in tono minore. Un discreto innevamento, comunque non sufficiente a far partire la stagione sciistica etnea, è atteso a Piano Provenzana; apporti più risibili, invece, sono previsti nell’area del Rifugio Sapienza, relativamente meno esposta ai flussi freddi e umidi dal Tirreno.
I VENTI – La ventilazione, inizialmente debole o moderata da Ponente, tenderà a disporsi da Maestrale a partire dal pomeriggio-sera di domani. Attesi rinforzi sui settori settentrionali dell’Isola, con raffiche anche localmente superiori ai 70-80 km/h sul messinese.
I MARI – Moto ondoso dei mari in decisa intensificazione, con apice tra la notte e la mattinata di giovedì 7 gennaio. Molto agitato il Tirreno con onde fino ai 5/6 metri, mareggiate sulle Eolie e sulle prospicienti coste messinesi. Fino a grosso il Canale di Sicilia a largo di Malta, generalmente molto mosso lo Ionio con rinforzi in mare aperto.
TENDENZA SUCCESSIVA – Pur se in fase di progressiva attenuazione, l’instabilità imperverserà sui settori settentrionali quantomeno fino alle ore serali di giovedì 7; andrà meglio sulle restanti aree della regione, con prevalenza di schiarite. Un generale miglioramento del tempo è atteso tra l’8 e il 9 gennaio, grazie alla rimonta di un campo di alta pressione. Seguirà un nuovo aumento delle temperature, con valori superiori alle medie del periodo quantomeno fino al 12 gennaio.
ANDREA BONINA
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