BRONTE: IL VIDEO DELLA STORICA ONDATA DI GELO E NEVE TRA IL 29 DICEMBRE 2014 E L’1 GENNAIO 2015

Filmati e scatti dal versante nord-occidentale dell’Etna e dalle località costiere innevate tra 29 dicembre ed 1 gennaio 2015. (C) 2015 – Meteo Bronte | Andrea Bonina

Ripercorriamo, con foto e filmati, la storica ondata di gelo che ha interessato la Sicilia tra il 29 dicembre 2014 e le prime ore del 2015.  La neve ha fatto capolino su Trapani, Palermo, Messina, Ragusa e Siracusa, con coinvolgimento a tratti persino del litorale agrigentino. Ha imbiancato le spiagge tirreniche e buona parte di quelle ioniche, compresa Taormina. Ha riscritto la climatologia siciliana, con diversi centimetri di accumulo persino a Portopalo di Capo Passero e sull’Isola delle Correnti, il punto più meridionale della Sicilia ad una latitudine inferiore a Tunisi, laddove Ionio e Mediterraneo s’incontrano. Non succedeva da oltre un secolo, addirittura dal 1905. Per arrivare a tanto è servita la configurazione quasi perfetta, un nucleo gelido direttamente dalla Russia capace di irrompere senza esitazioni in moto retrogrado sul basso Adriatico, associato ad un minimo di bassa pressione sullo Ionio. Un treno artico di rara intensità, con un nocciolo stimato in -38°C alla quota di 5300 metri. Tempi di ritorno ultradecennali.

 

IL GRANDE GELO — Su colline e rilievi le nevicate solo occasionalmente hanno assunto carattere di eccezionalità. È il caso dell’Etna, interessata nel suo versante nord-occidentale da nevicate consistenti ma nel complesso nient’affatto rare, per una serie di fattori dinamici ed orografici. I fenomeni sono iniziati da quota 1000 metri il domenica 28 sera, in un crescendo tra lunedì 29 e martedì 30 culminato con la bufera della notte di Capodanno. In un climax ascendente di emozioni, il vero protagonista, tuttavia, è stato il gelo: registrati  -4°C nel centro storico di Bronte ed a Randazzo, -7°C in Contrada Difesa, addirittura -14°C a Piano Provenzana, a 1800 metri di altitudine. Freddo estremo sulla cima del vulcano, dove la colonnina di mercurio ha probabilmente sfiorato i -25°C. In tutti i paesi del comprensorio, per altro, malgrado il sole prevalente, nell’ultimo giorno dell’anno i termometri si sono mantenuti costantemente sotto lo zero. Quasi a certificare l’eccezionalità dell’evento, persino la neve è apparsa diversa, specie nelle ore notturne, più secca e farinosa, con fiocchi più piccoli e leggeri del solito.

LE GRANDI ESCLUSE — Tra le grandi città, solo Catania e Gela hanno mancato il grande appuntamento con la storia. Solo sparuti fiocchi in alcuni quartieri del capoluogo etneo, mentre sia a Nord che nei settori più meridionali della regione imperversavano autentiche bufere. Non si è rotto l’incantesimo, 26 anni dopo quel fatidico dicembre 1988. Eppure gli ingredienti c’erano quasi tutti. Quasi, appunto: la “Storia” è fatta di dettagli.

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Andrea Bonina
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Il blog di MeteoBronte è a cura di Andrea Bonina, laureato in Geologia presso l’Università di Catania. Nel 2014 è stato consulente del Comune di Bronte in materia di meteorologia.

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