Bronte, Maletto, Randazzo, Epifania in compagnia dell’aria artica: in arrivo una forte ondata di gelo e neve

di Andrea Bonina | 04/01/2017

E’ ormai imminente l’arrivo di una forte irruzione d’aria artico-continentale sulla Sicilia. Dai settori compresi tra l’estremo nord della Russia europea, la Repubblica dei Komi e il nord della Carelia è già partito un nucleo gelido che, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, farà capolino sulla nostra regione, apportando un autentico crollo termico, un deciso incremento della ventilazione settentrionale e nevicate insistenti fino a quote pianeggianti. Gelo e neve coinvolgeranno anche i territori di Bronte, Maniace, Maletto e Randazzo, con un’intensità poco comune nell’ultimo decennio, complice anche l’attivazione dell’“Effetto Tirreno”. A causa di un profondo minimo depressionario tra l’alto Ionio e i Balcani e dell’ingresso di un core gelido in quota (fino a -34°C a 5400 metri) il mare, infatti, darà la stura rovesci e locali temporali che andranno ad impattare sui Nebrodi e sul versante nord dell’Etna sotto un forte flusso di correnti da Nord-Ovest in quota. In presenza di temperature estremamente basse, ogni precipitazione giungerà sottoforma di neve. Procediamo con ordine e proviamo a ricostruire le tappe del maltempo fino al 7 gennaio.

Giovedì 5 gennaio, mattina-primo pomeriggio. Condizioni umide e instabili; nubi e piogge a tratti; possibile qualche chicco di grandine sottile, con neve ancora relegata ai monti oltre i 1200/1400 metri. Ventilazione in rinforzo da Ponente (W).

Giovedì 5 gennaio, tardo pomeriggio-sera. Comincia ad affluire aria più fredda con l’ingresso dei venti di Maestrale. Atteso il transito di un fronte instabile: iniziale passaggio dalla pioggia alla gragnola, poi prime nevicate a partire da Maletto, in estensione a Randazzo e Bronte. Temperature in brusco calo, prossime o inferiori allo zero entro la mezzanotte. Attenzione alla viabilità sulla SS 284 nel tratto Bronte-Randazzo all’altezza di C.da Difesa.

Venerdì 6 gennaio. Fase clou dell’irruzione gelida. Sin dalle prime ore della giornata autentico crollo della quota neve dall’alta collina alla pianura. Probabile neve e gragnola fin sulle coste del messinese e sull’alto catanese. Gelo intenso e nevicate a più riprese sull’area etnea, con forti venti di Tramontana (raffiche fino a 50-60 km/h). Per tutto l’arco della giornata temperature inferiori allo zero, con elevato rischio di gelate e di accumuli di neve al suolo, abbondanti in special modo a Randazzo e Maletto. Valori compresi perlopiù tra 0 e -6°C. A forte rischio la viabilità. Prestare la massima prudenza.

Sabato 7 gennaio. Persiste l’aria gelida a tutte le quote e si rinnovano le condizioni d’instabilità. Sul versante nordovest elevata probabilità di nuove nevicate ad intermittenza, a tratti anche consistenti, con annesse gelate. Temperature ovunque inferiori allo zero per tutto l’arco della giornata.

NEVICATE. Le precipitazioni in formazione sul Tirreno e in interazione con l’orografia dei Nebrodi potrebbero raggiungere l’area etna a più riprese, dando la stura a nevicate frequenti e a tratti intense, a regime di tormenta a causa del forte vento. Stimare numericamente le cumulate nivometriche è sempre compito difficile, poiché il manto nevoso è fortemente dipendente dall’esposizione dell’area, dal tipo di suolo, dal periodo della giornata e dall’intensità del vento. In 48 ore si ritengono possibili accumuli di neve al suolo abbondanti o persino copiosi, nell’ordine dei 30-40 cm, a Maletto, Randazzo e Maniace. Nevicate abbondanti, ma in tono leggermente inferiore, anche a Bronte. Oltre 1 metro sui Nebrodi. Attesi quantitativi, dunque, ben superiori alle medie dell’ultimo decennio.

Per l’evoluzione successiva si prega di seguire i prossimi aggiornamenti.

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Andrea Bonina
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Il blog di MeteoBronte è a cura di Andrea Bonina, laureato in Geologia presso l’Università di Catania. Nel 2014 è stato consulente del Comune di Bronte in materia di meteorologia.