BRONTE: INFORMAZIONI, STORIA, PERSONAGGI, ECONOMIA, AGRICOLTURA, PISTACCHIO, GEOLOGIA E CLIMA

BRONTE è un comune siciliano di 19.172 abitanti, appartenente alla provincia di Catania. La cittadina — celebre nel mondo per la produzione del pistacchio — si estende tra il Parco dei Nebrodi ed il Parco dell’Etna, alle pendici occidentali del vulcano.

 

CARTA D’IDENTITA’ DEL COMUNE DI BRONTE

  • Coordinate: 37°48′00″N  14°50′00″E;
  • Superficie complessiva del territorio: 250,86 km², la terza della provincia di CT
  • Bacino: fiume Simeto;
  • Densità abitativa: 76,43 ab./km²;
  • L’altitudine del territorio di Bronte varia dai 389 ai 3300 m.sl.m;
  • La casa comunale è sita a 760 m.s.l.m;
  • Territori comunali confinanti (di prima corona): Belpasso, Biancavilla, Castiglione di Sicilia, Maniace, Sant’Alfio, Zafferana Etnea, Maletto, Longi, Tortorici, Randazzo, Centuripe, Cesarò, Troina, Adrano;
  • Il codice postale è 95034;
  • Il prefisso telefonico è (095);
  • Sito istituzionale
  • Patrono: San Biagio
  • Patrona: Madonna Annunziata
Bronte Etna
Bronte, panorama con lo sfondo dell’Etna. Foto di Andrea Bonina

1. Il clima del territorio di Bronte ©

  • La classificazione climatica dei comuni italiani è stata introdotta dal D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993, tabella A e successive modifiche ed integrazioni. Il territorio del comune di Bronte ricade nella fascia D.
  • Secondo la media trentennale (1971-2000) della stazione meteorologica dell’Osservatorio delle Acque, la pluviometria annua si attesta a Bronte sul valore di 573,6 mm.
  • L’annata più piovosa risulta essere quella del 1976 con 952,2 mm di pioggia. Il picco minimo di precipitazioni annue spetta, invece, al 1970 con appena 284,8 mm.
  • Il regime pluviometrico del versante occidentale dell’Etna è caratterizzato da precipitazioni irregolari, concentrate perlopiù nel semestre autunno-inverno. Il tasso minimo di precipitazioni si registra nella stagione estiva, con lunghe fasi siccitose. I dati degli ultimi 7 anni, riferiti alla stazione meteorologica Davis Vantage Pro II sita nei pressi del centro storico, hanno evidenziato un trend di spiccato surplus idrometrico, con picco nel 2009 (882 mm, +40%).
  • Storicamente a Bronte ogni anno si verificano almeno uno o due episodi nevosi di una certa consistenza (accumuli di neve al suolo ≥5 cm), associati ad un’intensa ventilazione di Maestrale e Tramontana, cui si associano precipitazioni intermittenti a prevalente carattere di rovescio in ingresso dai Nebrodi.
  • La temperatura media annua si attesta tra i +15 ed i +16°C.  In casi estremi, sotto un flusso di masse d’aria nord-africana, possono sfiorarsi i +40°C: al centro storico una temperatura di +39.6 °C è stata registrata il 24 luglio 2009, mentre una minima assoluta di -4.0°C è stata rilevata il 31 dicembre 2014.

2. Geomorfologia & Litologia ©

L’abitato di Bronte, come anche il territorio ad ovest di Maletto, è ubicato alla periferia nord-occidentale del massiccio etneo, e ricade in parte su colate laviche storiche (XVII sec.) e in parte sui terreni sedimentari limitrofi, costituiti dal Flysch Numidico, dalle Argille Scagliose e dalla Formazione Polizzi. I prodotti vulcanici vedono essenzialmente la prevalenza di basalti subaerei; associati alle colate si hanno prodotti piroclastici, maggiormente presenti nella parte sommitale del vulcano. I fronti più occidentali delle colate determinano forti contrasti litologici con i terreni prevalentemente argillosi dei Flysch, un dominio che diventa più marcato e prevalente sui vicini territori ennesi e messinesi.

3. Evoluzione demografica

  • Numero famiglie: 7511
  • Età media: 41,5 anni
  • Tasso natività: 10,2
  • Curiosità: è il secondo comune (>5.000) con il minor numero di divorziati, in percentuale (0,6%) nella Provincia di Catania. Il primo è Biancavilla.

4. Mitologia & Cenni storici

  • A livello mitologico, il nome e la fondazione di Bronte pare siano da ricondursi al mito dei Ciclopi, giganteschi esseri dalla forma umana simbolo delle forze della natura. La leggenda vuole che la cittadina sia stata fondata dal ciclope Bronte (dal greco “Bronth”, “tuono”). Bronte ed i suoi fratelli Sterope (“lampo”) e Piracmon (“incudine ardente”), al servizio del dio Vulcano, erano stati condannati a lavorare presso la fucina del dio dentro le viscere dell’Etna con il compito di fabbricare i fulmini di Giove e le armi degli eroi.
  • Durante il Medioevo sul territorio dell’odierno comune si trovavano 24 piccoli agglomerati appartenenti al monastero di Maniace; l’attuale Bronte trarrebbe origine proprio dall’unione dei casali, attuata tra il 1535 ed il 1548 per volere di Carlo V d’Asburgo. Le origini del paese, tuttavia, potrebbero risalire ad epoche ben più remote: storicamente, il primo documento attendibile sull’esistenza di Bronte, per lo meno come località, risale al 1094; altre testimonianze sono del 1105 e del 1345. » PER APPROFONDIRE
  • Bronte fu parzialmente danneggiata durante l’eruzione dell’Etna del 1651, mentre le colate delle eruzioni del 1832 e 1843 si avvicinarono ai territori di Bronte senza però raggiungere l’abitato.
  • L’eruzione del 1843 è conosciuta soprattutto per la morte di 59 persone causata da un’esplosione che avvenne quando la lava invase una cisterna d’acqua. Si tratta dell’incidente più grave conosciuto nella storia delle eruzioni dell’Etna tra quelli direttamente associabili con l’attività del vulcano.
  • L’ammiraglio britannico Horatio Nelson fu insignito del titolo di duca di Bronte nel 1799 da Ferdinando I delle Due Sicilie con una donazione significativa di terreni, fra cui il Castello e la chiesa di Santa Maria nei pressi di Maniace.
  • Fatti di Bronte Bixio
    Immagine da legalitaegiustizia.it

    I FATTI DI BRONTE — Durante il Risorgimento, la città fu teatro di un episodio controverso, noto come I Fatti di Bronte. L’8 agosto del 1860, alcuni brontesi durante una rivolta uccisero 16 “cappelli”. La rivolta fu soppressa da Nino Bixio; e dopo un successivo processo furono fucilati 5 presunti colpevoli. I fatti di Bronte, noti anche come strage o massacro di Bronte, fanno riferimento a un episodio del Risorgimento avvenuto nell’omonima città, nell’agosto del 1860, durante la spedizione dei mille. In seguito a un’insurrezione popolare, durante la quale caddero vittime 16 persone, le truppe garibaldine, comandate da Nino Bixio, furono chiamate a ristabilire l’autorità del governo dittatoriale di Garibaldi, compiendo degli arresti tra la popolazione civile, ai quali seguì un processo sommario che portò alla condanna a morte, con conseguente esecuzione per fucilazione, di 5 brontesi.  » PER APPROFONDIRE

    Bronte - Cronaca di un massacro
    Il film di Florestano Vancini (1972) incentrato sui tragici fatti di Bronte

    Proclama di Bixio successivo all’esecuzione
    «Abitanti della Provincia di Catania! Gli assassini, ed i ladri di Bronte sono stati severamente puniti – Voi lo sapete! la fucilazione seguì immediata i loro delitti – Io lascio questa Provincia – i Municipi, ed i Consigli civici nuovamente nominati, le guardie nazionali riorganizzate mi rispondano della pubblica tranquillità!… Però i Capi stiino al loro posto, abbino energia e coraggio, abbino fiducia nel Governo e nella forza, di cui esso dispone – Chi non sente di star bene al suo posto si dimetta, non mancano cittadini capaci e vigorosi che possano rimpiazzarli. Le autorità dicano ai loro amministrati che il governo si occupa di apposite leggi e di opportuni legali giudizi pel reintegro dei demanî – Ma dicano altresì a chi tenta altre vie e crede farsi giustizia da sé, guai agli istigatori e sovvertitori dell’ordine pubblico sotto qualunque pretesto. Se non io, altri in mia vece rinnoverà le fucilazioni di Bronte se la legge lo vuole. Il comandante militare della Provincia percorre i Comuni di questo distretto. Randazzo 12 agosto 1860.»

 

 

5. Monumenti e luoghi d’interesse

  • Castello di Nelson, a ca. 13 km dal centro, risalente al 1174;
  • Chiesa dell’Annunziata, edificata nel 1535;
  • Collegio Capizzi, dal 1774 al 1779;
  • Bosco di Centorbi, querceto sul versante occidentale dell’Etna;
  • Forre Laviche del Simeto, forre in roccia basaltica scavate dal fiume Simeto.

6. Personaggi celebri legati a Bronte

  • Alberto Giovanni Biuso, filosofo e saggista.

    Ignazio Capizzi
    Ven. E. Ignazio Capizzi
  • Eustachio Ignazio Capizzi, religioso e scrittore.
  • Luigi Capuana, letterato e scrittore.
  • Nino Bixio, militare e politico.
  • Salvatore Lazzaro, attore.
  • Antonio Messineo, religioso.
  • Nicola Spedalieri, filosofo.
  • Antonio Saverio De Luca, religioso.
  • Nunzio Sciavarrello, pittore.
  • Benedetto Radice, storico.

7. Economia & Agricoltura

La popolazione brontese è dedita per circa il 60% a lavori agricoli, il 15% trova occupazione nell’industria, il 10% nel commercio, l’8% nell’artigianato ed il restante 7% nella libera professione e nella professione impiegatizia. Bronte basa quindi la propria economia prevalentemente sulle attività agricole, la zootecnia, l’artigianato, il commercio, i trasporti ed in modo particolare sulla coltivazione del pistacchio, trasformato a Bronte e commercializzato soprattutto verso l’estero. Il territorio offre una variegata produzione agricola: ulivi, aranci, fichi d’India, mandorli, castagni, noccioli, viti, peri, peschi e pistacchi convivono su un suolo contraddistinto da terre vulcaniche e argillose, coltivate e tramandate da secoli da padre in figlio. La coltivazione di pere (Coscia, Butirre, Abate, Kaiser, Conference, Decana, Fetel, Butirri, Passa Grassana e Garofalo) e pesche (sia a pasta gialla sia, soprattutto, le Tabacchiere dell’Etna) occupa oltre 1000 ettari di terreno fino alla vallata dell’alto Simeto. Il reddito medio nella cittadina è di 17.220,41 € annui (fonte: ilSole24Ore, dati 2010).

8. Il Pistacchio di Bronte

Meteo-Bronte-pistacchioIl pistacchio (Pistacia vera) è un albero della famiglia delle Anacardiaceae. Le grandi coltivazioni a livello internazionale si trovano in Medio Oriente (soprattutto Iran, ma anche Turchia e Siria), in California e, negli ultimi anni, anche in Cina. In Italia, sesto produttore mondiale del frutto, vi è storicamente una coltivazione di nicchia: rinomati sono i pistacchi alle pendici occidentali dell’Etna, prevalentemente coltivati nei terreni lavici del territorio di Bronte e tutelati dal marchio DOP “Pistacchio Verde di Bronte”.

L’Oro Verde di Bronte — impiantato alla falde del vulcano durante la dominazione araba (“Frastuca il frutto e “Frastucara la pianta derivano infatti dai termini arabi “fristach”, “frastuch” e “festuch” derivati a loro volta dalla voce persiana “fistich”) — per le peculiari caratteristiche organolettiche indotte dalla sciara etnea e dal clima, è considerato il pistacchio più pregiato al mondo, ideale da gustare al naturale od in numerose elaborazioni gastronomiche, dagli antipasti ai primi, dai secondi ai dolci, dal gelato alle torte, dai pesti alle creme spalmabili, dal torrone alle gustose paste. La produzione del frutto supera i 30.000 quintali ogni due anni, per una ricchezza complessiva stimata in circa 15 milioni di euro.

» PISTACCHIO: VALORI NUTRIZIONALI E PROPRIETA’ BENEFICHE (QUI)

 

9. Informazioni meteo ed eventi: link utili

bronte-neve
Bronte, la neve e le chiese
FONTI:
  1. Sito istituzionale del Comune
  2. it.wikipedia
  3. comuni-italiani.it/

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