ANTICICLONE TROPPO FORTE: NON SARA’ UN BIANCO NATALE

Non si sblocca la situazione europea: festività natalizie sotto l’egida dell’alta pressione, tra smog, temperature anomale per il periodo e cronica assenza di nevicate sui monti

Autore: Andrea Bonina
Difficoltà del contenuto: ◎◎◉ | per tutti

Le anomalie termiche in Europa da inizio Dicembre | da weatherbell.com
Le anomalie termiche in Europa da inizio Dicembre | da weatherbell.com

E’ un anticiclone di portata storica quello che sta dominando la scena meteorologica alle medie e basse latitudini del nostro emisfero. In Europa l’inverno è pressoché inesistente, con anomalie termiche positive addirittura di 8/10°C sulla Russia orientale e di 13/15°C in Siberia. In queste ore i cieli della Gran Bretagna sono ‘sporcati’ da polvere sahariana in sospensione, mentre in Pianura Padana la siccità si protrae da settimane, prevalgono le nebbie e i livelli di inquinamento sono sistematicamente ben superiori alle soglie consentite dalla legge; su Alpi e Appennini — in presenza di temperature superiori allo zero persino a 3000 metri — la stagione sciistica prova a sopravvivere con l’innevamento artificiale, in diverse località della Sicilia il deficit pluviometrico mensile supera il 90%. Come spiegato in questo post, le anomalie di dicembre sono correlabili a una concatenazione di fattori a livello planetario, da El Niño a un Vortice Polare estremamente forte e compatto (paragonabile ad una trottola ad elevata velocità), dal ‘blob atlantico‘ ad una notevole spinta della cella di Hadley, e dunque della fascia anticiclonica, verso le latitudini europee. In questo contesto, non trovano spazio gli scambi di calore lungo il verso dei meridiani e si azzerano le possibilità di irruzioni d’aria fredda verso il bacino del Mediterraneo.

Con ogni probabilità, dunque, non sarà un bianco Natale. Vanno categoricamente smentite le notizie divulgate nei giorni scorsi dai media generici e da alcuni siti specializzati. Un vasto promontorio anticiclonico con apporti subtropicali continuerà a dominare la scena ancora per diversi giorni. Stando alle ultime elaborazioni deterministiche, tra il 22 e il 23 dicembre la cellula di alta pressione potrebbe raggiungere il picco d’intensità proprio sull’Italia, con i massimi di pressione e geopotenziale centrati sulle regioni meridionali italiane. In Sicilia, tra martedì e mercoledì della prossima settimana, la pressione potrebbe superare i 1035 hPa, con un ampio soleggiamento e temperature superiori alle medie del periodo di 2/4°C. Una flessione del campo barico, associata ad un moderato calo termico per il passaggio di un cavo d’onda, potrebbe registrarsi tra la giornata di Natale e Santo Stefano, ma senza risvolti degni di nota. Per gli appassionati della neve l’appuntamento verosimilmente slitta al 2016: non una buona notizia per gli sport invernali su Etna, Nebrodi e Madonie.

ANDREA BONINA

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Il blog di MeteoBronte è a cura di Andrea Bonina, laureato in Geologia presso l’Università di Catania. Nel 2014 è stato consulente del Comune di Bronte in materia di meteorologia.

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